New York, 28 ottobre 1914 – La Jolla, California, 23 giugno 1995

Sento che il più grande riconoscimento per aver fatto qualcosa di buono, è l’opportunità di fare ancora di più.

Jonas Salk nacque il 28 Ottobre del 1914 a New York dal padre Daniel e dalla madre Dora, entrambi membri di famiglie ebree di provenienza russa discendenti dalle comunità ebraiche che nel medioevo occupavano la valle del Reno.
Cresciuto principalmente nel Bronx, il futuro dottore, che già mostrava un’intelligenza particolarmente brillante, soffrì la propria condizione di ebreo emigrato senza lasciare che questa compromettesse i suoi studi.
All’età di 13 anni fu ammesso alla Townsend Harris High School, comunemente considerata una prestigiosa scuola pubblica dove gli studenti più dotati privi di ampie disponibilità economiche potevano affinare la propria educazione intellettuale. Dopo essersi velocemente fatto conoscere per la propria curiosità e la sua attitudine ad un certo grado di perfezionismo, conseguì il diploma nel 1930 e proseguì i suoi studi iscrivendosi al City College of New York, ottenendo quattro anni dopo la laurea in Scienze.
Abbandonando le proprie aspirazioni riguardo una laurea in legge, completò la sua formazione alla New York University School of Medicine dedicando svariato tempo alla ricerca in campo biochimico e poi in campo batteriologico. Proprio nel corso di questa fase della sua vita, Jonas Salk cominciò ad apprezzare particolarmente le possibilità offertegli dalla medicina per rendersi utile al bene dell’umanità.
Durante l’ultimo anno alla scuola medica le sue attività si concentrarono su un’esperienza di laboratorio condotta sotto la guida esperta del dottor Thomas Francis, scopritore dell’influenza B, che contribuì ad accentuare la passione di Salk per la virologia.
Nel 1939, il giorno successivo al conseguimento della laurea, rispettando così le condizioni imposte dal padre di lei, sposò Donna Lindsay. Dal loro matrimonio, durante gli anni, nacquero tre bambini: Peter, Darrell e Jonathan.
Dopo la conclusione degli studi, Jonas Salk continuò a seguire l’attività del proprio mentore, prima nei laboratori del Mount Sinai Hospital of New York, ed in seguito partecipando ad un progetto in Michigan, finanziato dall’esercito, volto a sviluppare un vaccino antinfluenzale. Una volta concluso il progetto, Salk decise di mettersi alla ricerca di un’istituzione che gli permettesse di creare un proprio laboratorio di ricerca.

Nel 1947 la sua ambizione venne soddisfatta da un’offerta dell’Università di Pittsburgh che si rivelò però ben al di sotto delle aspettative del dottore.
Costretto in ambienti angusti, e con pochi materiali di scarsa qualità a disposizione, il Dottor Salk poté proseguire i propri esperimenti grazie al contributo economico di una ricca famiglia del luogo, affinando così le tecniche di ricerca che lo condussero al conseguimento delle sue successive conquiste in campo medico.
Poco tempo dopo, la National Foundation for Infantile Paralysis richiese il suo contributo all’interno di un progetto di ricerca voluto da Roosvelt in persona e riguardante lo studio della poliomielite.
Entusiasta di questa opportunità, Salk si impegnò a lungo nella ricerca di un vaccino in grado di sconfiggere il terribile morbo. Sempre più determinato a trovare una soluzione, vedendo la malattia diffondersi inesorabilmente mentre tutti i tentativi dei suoi colleghi di creare un vaccino attivo capace di risolvere il problema, dedicò anima e corpo nella progettazione di contrastare la malattia immettendo nell’organismo un vaccino inattivo in grado di prevenirla.
Nel Marzo 1953 i risultati del suo sforzo intellettuale diedero i loro frutti dando vita ad un vaccino che fu in grado di restituire nuova speranza ad una nazione terrorizzata dall’avanzare del morbo. Fiducioso nel proprio lavoro, Salk propose se stesso e la propria famiglia come cavie per la sperimentazione degli effetti del vaccino sull’essere umano.
La scoperta fu ritenuta valida e nel 1955 venne diffusa la notizia ufficiale della scoperta del vaccino anti-polio.
La risposta delle istituzioni e della popolazione fu entusiasta: enormi quantità di vaccino vennero acquistate dalle case farmaceutiche, mentre le autorità e la popolazione ricoprivano l’autore della scoperta di ringraziamenti e onorificenze.
L’incredibile conquista in campo medico non fu però in grado di appagare il desiderio di contribuire al benessere dell’umanità che muoveva le ricerche del Dottor Salk. Mentre continuava a dedicarsi al perfezionamento del vaccino che lo aveva reso celebre, lo studioso intraprese in via ufficiosa degli studi sperimentali mirati alla ricerca di una cura contro il cancro.

 

Jonas Salk

Nel 1963, grazie al supporto dei suoi sostenitori, Jones Salk fu in grado di inaugurare a La Jolla, in California, il Salk Institute for Biological Studies che avrebbe dovuto contribuire alla formazione di nuovi scienziati emergenti.
Dopo aver divorziato nel 1968 dalla moglie Donna, ufficializzò la sua storia d’amore con Françoise Gilet sposandola nel 1970.
Durante l’ultimo periodo della sua vita, Jonas Salk dedicò la sua attenzione alla ricerca di un vaccino in grado di combattere la nuova minaccia costituita dall’ AIDS. Diventando cofondatore dell’ Immune Response Corporation fu in grado di finanziare le proprie ricerche fino alla creazione di Remune, una terapia in grado di contrastare gli effetti della malattia agendo direttamente sul sistema immunitario.
Uomo brillante e medico di indiscutibile talento, Jonas Salk morì di insufficienza cardiaca il 23 Giugno 1995 in California, lasciando all’umanità l’immenso patrimonio delle sue ricerche.