Baltimora, Stati Uniti, 21 dicembre 1940 – Hollywood, Stati Uniti, 4 dicembre 1993
Ogni cosa nella mia vita è musica, perché ogni cosa nella vita è spettacolo. Ora che sto parlando con te sto facendo uno spettacolo per te. Quando uno ascolta un mio disco, sto facendo uno spettacolo per lui, a casa sua.
Frank Zappa: biografia del genio eclettico della musica del Novecento
Frank Zappa (Baltimora, 21 dicembre 1940 – Los Angeles, 4 dicembre 1993) è stato uno dei musicisti e compositori più innovativi ed eclettici del XX secolo. Conosciuto come chitarrista, direttore d’orchestra e produttore, Zappa ha spaziato tra rock, jazz, musica colta e sperimentale, fondendo generi apparentemente inconciliabili. La sua carriera è legata soprattutto alla band The Mothers of Invention e a dischi rivoluzionari come Freak Out! (1966), considerato uno dei primi concept album della storia del rock.
Le origini e l’infanzia
Nato a Baltimora da una famiglia di origini italiane e francesi, Zappa crebbe in un ambiente bilingue, dove si parlava sia inglese che italiano. Il padre, chimico-matematico al servizio del Ministero della Difesa, espose involontariamente il figlio a sostanze nocive, causando seri problemi respiratori. Trattato con pillole di radio, Zappa attribuì a queste cure e ai gas chimici provenienti da un’industria vicina i disturbi di salute che lo perseguitarono per tutta la vita.
L’avvicinamento alla musica
Fin da adolescente Zappa mostrò interessi musicali poliedrici, spaziando dalla musica colta contemporanea di Stravinskij e Varèse al jazz e al rhythm and blues. A dodici anni iniziò a studiare percussioni orchestrali con un tamburo militare, e in seguito imparò da autodidatta a suonare la chitarra. La sua straordinaria capacità tecnica lo portò a scrivere e dirigere brani di avanguardia già al liceo.
Gli inizi e la nascita dei Mothers of Invention
Dopo il diploma, Zappa tentò la carriera di musicista, lavorando come turnista e collaborando con la band The Blackouts, impegnata contro il razzismo. Successivamente entrò nei Soul Giants, che convinse a eseguire solo pezzi originali, trasformandoli nei celebri The Mothers of Invention. Con l’aiuto del produttore Herb Cohen, la band pubblicò nel 1966 Freak Out!, un album rivoluzionario che univa rock, satira sociale e sperimentazione musicale, seguito da opere come Absolutely Free e We’re Only in It for the Money.
Il successo internazionale e l’incidente del 1971
Negli anni Sessanta e Settanta Zappa intraprese numerosi tour, conquistando l’Europa e suonando in prestigiose sedi come la Royal Festival Hall e l’Olympia di Parigi. Nel 1971, durante un concerto in Svizzera, un incendio provocò il panico tra il pubblico e l’incidente fu immortalato dai Deep Purple in Smoke on the Water. Poco dopo, Zappa cadde dal palco riportando gravi ferite e danni permanenti alla laringe e alla schiena.
Gli anni Settanta e Ottanta: sperimentazioni e collaborazioni
Contrario all’uso di droghe, Zappa rifiutava di identificarsi come musicista rock tradizionale. Negli anni Settanta pubblicò decine di album, tra cui il singolo di successo Valley Girl, cantato con la figlia Moon Unit. Continuò a sperimentare con orchestre sinfoniche e strumenti elettronici. Nel 1984, il celebre direttore d’orchestra Pierre Boulez commissionò sue composizioni eseguite dall’Ensemble InterContemporain, in cui Zappa fece largo uso del Synclavier, uno dei primi sintetizzatori digitali.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 1990 gli fu diagnosticato un cancro alla prostata inoperabile. Nonostante la malattia, continuò a comporre e a esibirsi fino agli ultimi mesi di vita. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, ricevette venti minuti di applausi. Frank Zappa morì il 4 dicembre 1993 a Los Angeles. La sua tomba, volutamente senza iscrizione, riflette lo spirito anticonformista di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica contemporanea.