Motihari, India, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950
Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire.
George Orwell: vita, opere e pensiero del celebre scrittore inglese
George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, è stato un romanziere, giornalista e saggista inglese tra i più influenti del Novecento. I suoi romanzi più celebri, La fattoria degli animali e 1984, sono diventati classici senza tempo. Nel primo, Orwell utilizza un’allegoria in cui gli animali prendono il controllo di una fattoria per ribellarsi all’uomo, salvo poi cadere nelle stesse dinamiche oppressive. Il secondo è ambientato in un futuro distopico, governato da un regime totalitario che sorveglia i cittadini attraverso l’onnipresente Grande Fratello, termine che ancora oggi fa parte del linguaggio comune.
Le origini di George Orwell
Eric Arthur Blair nacque a Motihari, Bihar (India), il 25 giugno 1903, da una famiglia di piccoli funzionari dell’amministrazione coloniale britannica. All’età di 4 anni si trasferì con la madre e i fratelli in Inghilterra, nel Sussex, dove frequentò un collegio cattolico. Nel 1917 entrò all’Eton College, la scuola privata più prestigiosa d’Inghilterra, dove fu allievo del celebre scrittore Aldous Huxley. Nel 1922 lasciò gli studi per seguire le orme paterne e si arruolò nella Polizia Imperiale Britannica, prestando servizio in Birmania fino al 1928. L’esperienza coloniale lo segnò profondamente, generando un forte disprezzo verso l’arroganza coloniale e la borghesia inglese.
Carriera giornalistica e idee politiche
Dopo aver lasciato la Birmania, Orwell tornò in Europa, vivendo prima a Parigi e poi a Londra, dove lavorò come sguattero e iniziò a scrivere articoli per Le Monde e New Statesman and Nation. Le sue esperienze e osservazioni sociali si trasformarono in romanzi e saggi che mettevano in luce le ingiustizie della società. Sebbene le sue idee fossero vicine alla sinistra, non si identificò mai pienamente nei socialisti inglesi e criticò duramente il Comunismo sovietico, che riteneva un’altra forma di totalitarismo.
La guerra civile spagnola e Omaggio alla Catalogna
Nel 1936 Orwell si stabilì a Wellington e, poco dopo, si arruolò come volontario nelle file del Partito Operaio di Unificazione Marxista (POUM) per combattere nella Guerra civile spagnola. Ferito nel 1937 da un cecchino, fu costretto a lasciare il fronte. Con la messa al bando del POUM da parte dei comunisti filo-sovietici, Orwell e sua moglie dovettero fuggire dalla Spagna. A questa esperienza dedicò il libro Omaggio alla Catalogna (1938).
Gli anni della Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Orwell cercò di arruolarsi ma venne riformato per motivi di salute. Continuò l’attività giornalistica, diventando direttore del settimanale di sinistra Tribune e curando trasmissioni per la BBC destinate all’India. Nel 1944 terminò La fattoria degli animali, ma il romanzo fu inizialmente rifiutato da vari editori per le sue critiche al regime di Stalin, allora alleato dell’Occidente contro Hitler.
Il capolavoro: 1984
Dopo la guerra, pubblicò finalmente La fattoria degli animali, che ricevette un’accoglienza controversa ma lo consacrò tra i grandi autori del secolo. Nonostante gravi problemi di salute dovuti alla tubercolosi, iniziò a lavorare al suo capolavoro 1984, completato nel 1948 e pubblicato nel 1949. Il romanzo, ambientato in un mondo distopico dominato dal Grande Fratello, divenne un classico della letteratura mondiale e un punto di riferimento per la critica ai regimi totalitari.