Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980
Essere onesto può non farti avere molti amici, ma ti farà avere quelli giusti.
1. Infanzia difficile e legame con la zia Mimi
John Winston Lennon nacque durante un raid aereo nazista, al Liverpool Maternity Hospital, il 9 ottobre 1940. Figlio di Alfred Lennon, marinaio mercantile spesso assente, e Julia Stanley, giovane e vivace donna appassionata di musica, John visse fin da piccolo un clima familiare instabile. Quando aveva appena cinque anni, fu coinvolto in una controversa disputa tra i genitori: il padre voleva portarlo con sé in Nuova Zelanda, ma John scelse di restare con la madre. Tuttavia, per motivi giudiziari, venne poi affidato legalmente alla zia materna Mary “Mimi” Smith, che abitava in una casa a Menlove Avenue, un sobborgo borghese di Liverpool. Julia però non scomparve dalla sua vita: lo visitava spesso, gli insegnava a suonare il banjo e lo incoraggiava a coltivare l’amore per la musica. Questo rapporto doppio – tra la severità della zia Mimi e la spontaneità artistica della madre – forgiò profondamente il carattere di Lennon.
2. Adolescenza ribelle e passione per la musica
Durante l’adolescenza, John mostrò un carattere ribelle e anticonformista. Frequentò la Quarry Bank High School, ma con scarsi risultati disciplinari: accumulava punizioni e veniva spesso sospeso. Era noto per i suoi disegni satirici e un umorismo irriverente. Proprio durante questi anni nacque la sua prima band, i Quarry Men, nel 1956, insieme a un gruppo di amici. Il 6 luglio 1957, durante una festa parrocchiale a Woolton, Lennon incontrò Paul McCartney, che si unì presto al gruppo impressionando John con la sua conoscenza musicale e la sua abilità con la chitarra. Questo incontro segnò l’inizio di una delle collaborazioni più fruttuose della storia della musica. Dopo aver accolto George Harrison nel 1958 e poi Ringo Starr nel 1962, il gruppo prese il nome definitivo di Beatles. Ma prima del successo, ci fu un evento che segnò profondamente Lennon: la morte della madre Julia, travolta da un’auto fuori casa della zia Mimi, lo lasciò devastato. Aveva appena diciassette anni.
3. Amburgo e i primi anni dei Beatles
Tra il 1960 e il 1962, i Beatles si trasferirono ad Amburgo per suonare nei club della zona a luci rosse. In Germania suonarono per ore ogni notte, affinando il loro stile musicale e il loro affiatamento. Fu in questo contesto che maturarono come band e incontrarono il batterista Ringo Starr, che prese il posto di Pete Best. Il manager Brian Epstein fu determinante per la loro svolta professionale: li mise sotto contratto, curò la loro immagine e li aiutò a ottenere il primo contratto discografico con la EMI. Il 1962 fu l’anno della svolta: pubblicarono “Love Me Do” e, di lì a poco, la Beatlemania avrebbe travolto l’intero pianeta. In quel periodo, John si sposò con Cynthia Powell e nacque il loro primo figlio, Julian, nel 1963. Tuttavia, mentre i Beatles conquistavano il mondo, Lennon iniziava a sentirsi stretto in quell’identità.
4. Psichedelia, Yoko Ono e crisi interna
Dal 1965 in poi, Lennon si immerse nel movimento psichedelico, sia a livello creativo che personale. Iniziò ad assumere LSD e a interessarsi a tematiche spirituali e controculturali. Nel 1966 conobbe Yoko Ono, artista concettuale giapponese, durante una mostra alla Indica Gallery di Londra. L’incontro fu fatale: tra i due nacque subito un’intesa profonda, artistica e sentimentale. Questo cambiò radicalmente la vita di Lennon, che si separò da Cynthia nel 1968. I suoi legami con gli altri Beatles iniziarono a deteriorarsi, alimentati da tensioni personali, divergenze artistiche e da un cambiamento radicale degli interessi di John. Le sue nuove canzoni, spesso create con Yoko, apparivano troppo sperimentali o dissonanti rispetto al sound del gruppo. Nel 1970, dopo l’uscita del suo album solista “John Lennon/Plastic Ono Band”, Lennon confermò pubblicamente lo scioglimento dei Beatles, con un tono critico verso l’intero fenomeno che avevano rappresentato.
5. Imagine, attivismo e frattura con McCartney
Nel 1971 uscì il suo album più famoso: Imagine. Il brano omonimo divenne un inno pacifista universale, simbolo del sogno di un mondo senza guerre, confini o religioni che dividano. Parallelamente, John e Yoko si fecero promotori di azioni pubbliche contro la guerra in Vietnam e per la pace mondiale, come i famosi “bed-in” in pigiama ad Amsterdam e Montreal. In quel periodo, Lennon rilasciò anche interviste in cui attaccava pubblicamente Paul McCartney, accusandolo di aver tradito lo spirito originario dei Beatles. Le loro divergenze personali e musicali si riversarono nei testi delle loro rispettive canzoni. Intanto, le autorità statunitensi cercarono di espellerlo, preoccupate per il suo crescente attivismo politico.
6. Crisi, isolamento e rinascita familiare
Tra il 1973 e il 1975, John e Yoko si separarono temporaneamente, e Lennon visse a Los Angeles un periodo noto come “the lost weekend” (che durò però 18 mesi), tra eccessi, collaborazioni con Harry Nilsson e una breve relazione con May Pang, assistente personale della coppia. Tornò a New York nel 1975, quando lui e Yoko si riunirono. Il 9 ottobre di quell’anno, giorno del suo 35º compleanno, nacque il secondo figlio, Sean Lennon. John decise allora di ritirarsi dalla scena pubblica per dedicarsi totalmente al ruolo di padre. Visse quasi in totale riservatezza per cinque anni, all’interno del Dakota Building, componendo musica in casa ma senza rilasciare pubblicazioni ufficiali.
7. Il ritorno musicale e l’assassinio
Nel novembre 1980, John tornò con un nuovo album in studio, Double Fantasy, realizzato con Yoko. L’album conteneva brani come “Woman”, “Watching the Wheels” e “Beautiful Boy”. Era un’opera intima, in cui celebrava la sua famiglia, il tempo ritrovato e una nuova serenità. Ma il sogno si infranse tragicamente l’8 dicembre 1980: al ritorno da una sessione di registrazione, fu assassinato con quattro colpi di pistola da Mark David Chapman, un fan squilibrato che lo aveva atteso davanti alla sua abitazione. John morì poco dopo al Roosevelt Hospital, lasciando attonito il mondo intero.
8. Eredità e memoria
Lennon fu cremato e le sue ceneri vennero disperse da Yoko a Central Park, dove oggi si trova il memoriale Strawberry Fields. La sua influenza culturale, musicale e politica è immensa. I suoi ideali di pace, libertà e giustizia sono oggi più attuali che mai. La sua musica, da Help! a Imagine, continua a ispirare intere generazioni. Ancora oggi è considerato uno dei più grandi artisti del XX secolo e il più iconico tra i Beatles. Il suo assassino, Chapman, è tuttora detenuto e le sue richieste di libertà condizionale sono state ripetutamente respinte.